A processo la banda del beauty: ecco cosa mettevano in realtà dentro ai prodotti

A Milano è stata scovata una banda che trafficava numerosi prodotti di bellezza, dalle creme viso alle protezioni solari.  

E’ accaduto nel capoluogo milanese. Il lavoro della banda stava già andando avanti da diverso tempo. E dopo una serie di approfondite indagini la polizia è riuscita ad arrestare i 12 truffatori. Quasi tutti provenienti dalla Campania, risiedevano a Milano e nell’hinterland. Questi ultimi stavano portando avanti una proficua attività di contraffazione di prodotti di bellezza.

uomo arrestato dalla polizia
Arrestata la banda del beauty – estetista.it

Per l’esattezza, si parla per lo più di creme per la cellulite associate al marchio Somatoline, altre creme per il corpo della L’Oreal e prodotti per la cura dei capelli di Manetti e Roberts e Kerastase. Il nucleo della polizia economico-finanziaria ha diffuso anche delle conversazioni che alcuni degli indagati hanno avuto: “Ma ce lo metti il profumo dentro la crema? Perché guarda che l’ho annusata… sa di vinavil eh? Sa di colla… che c… gli dai a una persona una crema per il viso che sa di vinavil, ma cosa c’hai messo dentro il principio attivo del vinavil?”.

Presi con le mani nel sacco

Le attività svolte dalla banda sono state scoperte grazie ad una denuncia presentata da una delle aziende satellite, che aveva notato una importante anomalia nelle vendite. Quest’ultima infatti aveva registrato una diminuzione degli ordini ma un incremento dei prodotti venduti. La finanza ha così scoperto il meccanismo portato avanti dalla nota banda, consistente nella creazione di una filiera atta alla produzione e alla commercializzazione. La suddetta faceva capo all’azienda principale, la Biokosmos, che tra l’altro presentava una Partita iva sbagliata.

prodotti di bellezza
Arrestata la banda del beauty – estetista.it

Con quest’ultima, che rappresentava di fatto una vera e propria filiera con tanto di marchio “Made in Biokosmos”, gli indagati contraffacevano i prodotti beauty che loro stessi realizzavano. Molti fornitori facevano affidamento a loro, i quali utilizzavano, tra le altre cose, finti flaconi e creme create con ingredienti non idonei.

Questo significa che le creme vendute non solo non erano efficaci ma erano addirittura nocive per la pelle, come le creme solari. Ecco una delle conversazioni avvenuta tra i truffatori: “La crema dovrebbe avere il filtro 50, che poi noi lo sappiamo che non ce l’ha… bisognerebbe usare i filtri veri, non il biossido di titanio che si usa per il bianco delle macchine… perché non è che quella sostanza protegge dal sole, il biossido è quello che si usa nei tic tac hai presente i tic tac … ecco quello è il biossido di titanio.. quello sbianca, ma non protegge. Però non è che il filtro si vede se c’è o non c’è, cioè si vede l’effetto sulla pelle quando hai 60 anni, ma non subito…”.

Anche l’igiene non è stata rispettata nella realizzazione dei prodotti. Una signora campana ha riportato al negozio un flacone di crema perché al suo interno ha trovato un ragno. In ogni singola confezione era presente l’etichetta L’Oreal e Kerastase, i quali si sono costituiti parte civili.

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