Gucci in guerra contro i falsi che provengono dai loro stessi retail. Oltre al danno la beffa

Il mondo della moda è un campo di battaglia, e Gucci, il leader del gruppo Kering, è sempre in prima linea nella difesa del proprio territorio da invasioni di contraffazioni. Un nuovo capitolo si è aperto, e stavolta l’epopea legale si svolge nei tribunali americani, con Gucci che ha scagliato la sua spada legale contro tre colossi del retail negli Stati Uniti: Sam’s Club, Century 21 e Lord & Taylor.

La notizia, riportata con fervore da Wwd, rivela che la divisione americana di Gucci ha recentemente presentato tre cause legali presso la corte federale di Manhattan. L’accusa? La vendita indebita di prodotti contraffatti, contrassegnati indebitamente con il prestigioso marchio Gucci, all’interno di questi noti empori a stelle e strisce.

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La sfida epica di Gucci: la lotta senza fine contro i falsi
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“Dopo un’indagine approfondita”, sottolinea Gucci in una nota ufficiale, “abbiamo intrapreso un’azione legale contro Lord & Taylor, Sam’s Club e Century 21 per il loro ruolo nel marketing e nella vendita di prodotti Gucci contraffatti”. Una dichiarazione che non solo svela il tenace impegno del marchio nel preservare la sua autenticità ma che getta luce sul crescente problema della contraffazione nell’industria del lusso.

La causa contro Lord & Taylor rivela l’entità degli sforzi promozionali di Gucci negli Stati Uniti, sottolineando che ogni anno la maison investe milioni di dollari in pubblicità. Gucci sostiene che il brand, grazie alla sua attrattiva e agli sforzi di promozione, vende notevoli quantità di prodotti negli Stati Uniti. La richiesta del marchio include pertanto un procedimento di ingiunzione e un provvedimento pecuniario, cercando di far valere le accuse di violazione dello stesso marchio registrato e concorrenza sleale contro Lord & Taylor.

Gucci vs. retail giants: nuova battaglia legale contro la contraffazione

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La battaglia dell’Alta Moda continua: il colpo investigativo di Gucci
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Gucci ha messo a segno un colpo investigativo, acquistando a titolo di indagine diverse borse dal sito web di Lord & Taylor. Tra queste, una borsa rossa etichettata come GG Marmont Matelassé Camera Bag al prezzo di 1.555 dollari e una borsa nera con la dicitura GG Marmont spalla al prezzo di 2.400 dollari. Tuttavia, dopo un attento esame, Gucci ha confermato la loro non autenticità, innescando così una serie di richieste legali.

La stessa strategia investigativa è stata applicata nei confronti di Sam’s Club e Century 21. Gucci ha dichiarato di aver acquistato prodotti contraffatti dai loro siti web e ha chiesto un’ingiunzione e il sequestro dei prodotti per “distruzione, senza risarcimento”. La risposta di Sam’s Club è stata diretta: “Una volta che Gucci ci ha informato delle loro preoccupazioni, abbiamo rimosso questi prodotti dai nostri club e dal nostro sito web e abbiamo messo in contatto Gucci con i fornitori.”

Gucci, un marchio tra i più contraffatti nel suo segmento, sta pertanto evidenziando un’ennesima volta il persistente problema della contraffazione nel mondo del lusso, e dimostrando a tal proposito un impegno senza sosta nella difesa della sua eredità e dell’integrità del proprio marchio. Oltre alle azioni legali, il brand ha però recentemente ottenuto una vittoria giuridica con la Corte di Cassazione per la tutela del suo distintivo “nastro verde-rosso-verde”. La sua alleanza strategica con Facebook nel 2021 è solo un altro capitolo nella saga della casa di moda italiana contro i falsi, dimostrando che la lotta continua nel delicato equilibrio tra creatività e contraffazione.*

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