La tinta dei capelli in gravidanza è un rompicapo per moltissime donne, il timore è imbattersi in prodotti che possano essere nocivi per la salute del bebè, per questo bisogna saper scegliere bene.
La tintura in gravidanza non è sicuramente una cosa semplice da fare, bisogna essere molto attenta ai prodotti che si scelgono. Non tutti sono consentiti e molti sono estremamente pericolosi per la salute del feto.
Per questo è bene informarsi prima di fare qualsiasi scelta, non bisogna assolutamente acquistare prodotti senza conoscerne la provenienza ma soprattutto gli ingredienti. Vediamo quali tinte sono indicate per le donne in gravidanza.
Le tinte per i capelli che si possono fare in gravidanza: quali sono
Non appena si scopre di essere incinta ci sono una serie di accorgimenti da prendere per evitare di nuocere alla salute del feto. Si inizia ad eliminare alcol e fumo – qualora se ne faccia uso – così come si cerca di seguire da subito una alimentazione corretta e poco grassa. Un’altra cosa cui si deve prestare attenzione è la tinta per capelli.
Secondo gli esperti questa è assolutamente vietata nei primi tre mesi di gestazione perché l’ammoniaca potrebbe avere effetti negativi sul feto. Per questo sono suggerite tinte naturali, per evitare che il bambino entri in contatto con sostanze tossiche e velenose. Vediamo, dunque, quali sono le migliori.
E’ fondamentale che la tinta che si utilizza non abbia ammonica. Secondo i medici è possibile fare l’henné che è un colorante naturale, ma anche colpi di sole e shiatush.
Esistono tinte senza ammoniaca di diverse marche, c’è la Colour Clinuance, che è una colorazione permanente senza l’ammoniaca, grazie alla quale sarà possibile coprire tutti i capelli bianchi. Poi c’è Herbatint Gel Colorante Permanente per capelli, una tinta al 100% naturale che ha una formula molto delicata. Suggerite anche le tinte Bionike Shine on e come abbiamo detto diversi tipi di hennè.
Quest’ultima è senz’altro la tipologia di tintura maggiormente indicata dai medici perché interamente naturale. Gli esperti, inoltre, sottolineano come è bene sottoporsi a questo genere di trattamento a partire dal secondo trimestre, dopo aver superato la fase più delicata. Soprattutto se si decide di utilizzare prodotti con sostanze chimiche.
In questo caso è bene confrontarsi prima con il proprio ginecologo, prima di utilizzare qualsiasi cosa. Ci sono, infatti, ginecologi che vietano l’uso di prodotti con ammoniaca per tutti e 9 mesi di gestazione e pediatri che li sconsigliano durante l’allattamento.