L’assurda moda delle star di Hollywood. Ma perché lo fanno?

Sin da sempre, nell’immaginario collettivo, abbiamo sviluppato e consolidato una vera e propria passione per le calzature. Amate e bramate, le scarpe costituiscono un simbolo esplicativo della nostra identità nello scenario mondiale. Ma nell’ultimo periodo si sta diffondendo sempre di più uno stile di vita controcorrente che nega questa consuetudine.

Riconosciute come l’accessorio per antonomasia per comunicare nei diversi contesti della vita -insieme alle nostre scelte d’abbigliamento- ciò che siamo, le scarpe all’interno della nostra quotidianità sono ormai diventate irrinunciabili, ed insieme ad esse anche l’incontrollabile volontà e necessità di possederne quante più paia possibile, al fine di utilizzarli in una molteplicità di occasioni e rivelare così una nuova parte di sé.

scalzismo star
Estetista.it

Le veneriamo e collezioniamo in maniera quasi compulsiva, tant’è che talvolta è come se si sviluppi una sorta di ossessione psicologico-affettiva nei confronti delle nostre calzature. Un fenomeno più comune di quanto crediamo, al punto che dall’Urban Dictionary è stato proprio coniato il termine “shoesaholic” per indicare una persona che possiede più di 60 paia di scarpe.

Una questione di cultura?

Se nella nostra cultura è fortemente innescata questa abitudine, in altre culture è altrettanto diffuso il fenomeno del “barefooting (o “scalzismo“). Uno stile di vita che si differenzia totalmente da quello occidentale, che consiste nella scelta di non indossare nessun tipo di calzatura al fine di valorizzare il beneficio di una pratica totalmente naturale.

Non a caso, come tutti gli esseri viventi, l’uomo nasce scalzo, e fino a qualche secolo fa era del tutto normale effettuare muoversi senza scarpe. Solo in un secondo momento hanno iniziato a diffondersi le calzature, divenendo un elemento costante nella concezione occidentale nel corso dei secoli come oggetto di benessere e comfort.

Tuttavia, si sta appunto sviluppando una sorta di ribellione a questa costrizione subita dai piedi.

Barefooting: che cos’è il fenomeno che si sta diffondendo e che effetti produce

Fenomeno dello scalzismo
Camminare scalzi: i benefici sarebbero moltissimi

Il fenomeno del Barefooting nasce negli anni ’60 in Nuova Zelanda, con il trascorrere degli anni arriva prima negli Stati Uniti, e poi pian piano si diffonde anche in Europa (anche in Italia, contro ogni pronostico ne esiste un folto gruppo).

Abbracciare questa filosofia di vita, significa rifiutare appunto l’uso delle scarpe, preferendo camminare a piedi nudi su superfici che variano continuamente di consistenza e regolarità. Questa attitudine, riprendendo i principi della riflessologia plantare, incentiverebbe lo stimolo delle zone riflesse del piede. Al contrario, indossare le scarpe andrebbero a limitare in un certo senso il piede, inducendo a camminare in modo poco naturale, e ciò influirebbe anche su postura, muscolatura e circolazione del sangue.

Il corpo avrebbe quindi una maggiore termoregolazione, si recupererebbe la sensibilità cutanea dei piedi e si risolverebbero anche ulteriori problemi agli arti inferiori, quali ad esempio alluce valgo, vene varicose, calli e duroni.

Ma non è tutto.

Movimento dello “scalzismo”: i benefici sarebbero anche altri

Il contatto dei piedi con il terreno, aiuterebbe anche a ritrovare il proprio rapporto originario con Madre Terra, e a conoscere il Mondo così com’è, senza filtri ed in modo più immediato, offrendo dunque numerose e sorprendenti esperienze tattili e sensoriali.

Questo desiderio di libertà, sta pian pian contagiando pian piano anche le star più acclamate e le passerelle più prestigiose.

Il trend del “barefooting”: anche le star abbracciano questa filosofia ed escono di casa scalze

Più nello specifico, ultimamente all’interno delle ultime collezioni di alta moda, oltre che trovare calzature del tutto bizzarre, assistiamo ad un’insolita proposta di totale rinuncia alla calzatura.

E molte delle celebrità hollywoodiane si stanno adeguando a questa scia di recession core, decidendo di rimuovere dettagli elaborati e superflui dalle loro scelte di stile all’interno della propria routine, rifugiandosi in un’estetica ormai di tendenza considerata più pulita, e rinunciando quindi anche alle scarpe.

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